“[…] una presentazione di malato non può assolutamente essere la stessa dopo la psicoanalisi o prima della psicoanalisi […] la distinzione è radicale riguardo a ciò che, almeno in teoria, in potenza, è esigibile dal rapporto del clinico con il malato, non fosse che sul piano della prima presentazione. Se il clinico, il medico che si presenta non sa che egli stesso porta per una buona metà il carico del sintomo […], che non c’è presentazione di malato, ma dialogo fra due persone e che, senza questa seconda persona, non ci sarebbe tutto il sintomo, egli è condannato, com’è il caso per la maggior parte, a lasciare stagnare la clinica psichiatrica sulla via da cui la dottrina freudiana avrebbe voluto tirarla fuori“.
J. Lacan, Sèminaire XII, lezione del 5/5/65, inedito
Parteciperanno:
- Domenico Cosenza – Psicoanalista, Psicoterapeuta, Direttore dell’Istituto sulle Patologie Alimentari dell’Istituto Freudiano, Presidente Euro-Federazione di Psicoanalisi, Presidente di Klinè-FIDA Milano
- Giuliana Capannelli – Psicoterapeuta, Psicoanalisita, Presidente Centro Heta-Fida Ancona
- Lucia Luccarini – Biologa Nutrizionista – Fanpia Onlus