“Ciò che si opera dal discorso del padrone antico a quello del padrone moderno, chiamato capitalista, è una modifica del posto del sapere. […] Ciò che vi occupa il posto che provvisoriamente chiameremo dominante è questo S2, che si caratterizza non già come un sapere-di-tutto, no di certo, ma come un tutto-sapere. Intendetelo come ciò che si afferma per non essere nient’altro che sapere, e che si chiama, nel linguaggio corrente, burocrazia.”
J. Lacan, Sem. XVII “Il rovescio della psicoanalisi
Quando e come far firmare il consenso informato al trattamento dei dati?
Pianificare un certo numero di sedute e prefigurare risultati attesi dal trattamento può inficiare il percorso?
Come il professionista medico, nutrizionista o psicologo può conciliare l’applicazione delle linee guida ministeriali con una concezione della cura che tenga conto della soggettività del paziente?
Nel tentativo di dotarsi di criteri che ne garantissero un esercizio a uno standard di qualità sufficiente, di tutelare i professionisti e di vedersi riconoscere una funzione sociale, le professioni sanitarie (che ora annoverano anche psicologi e psicoterapeuti) hanno visto un proliferare crescente di normative, linee guida, obblighi burocratici che hanno finito per condizionare le dinamiche della relazione con il paziente e del percorso di cura.
Lo scopo di questa giornata di formazione è quello di fornire, da un lato, un aggiornamento esauriente circa le più recenti linee normative in vigore in ambito psicologico e nutrizionistico, dall’altro spunti su potenziali utilizzi e criticità nella loro applicazione nella gestione del percorso del paziente e del colloquio clinico.
Centro Heta – Idea Psicologia
in collaborazione con UNIVPM
con il patrocinio di Siridap, Fida, Fanpia