INCONTRI DI GRUPPO PER GENITORI
Come (D)inventare un buon genitore
Un ciclo di incontri dialogati e interattivi a cadenza mensile ognuno dei quali approfondirà la questione della genitorialità alla luce dell’orientamento psicoanalitico freudiano e lacaniano.
Gli incontri sono tenuti da operatori esperti del Centro Heta che lavoreranno in cooperazione.
La sede di svolgimento del progetto è situata ad Ancona in Piazza Diaz 2 ma è possibile partecipare anche online. La scelta delle tematiche da affrontare non segue un ordine specifico, ma delinea man mano la figura dell’essere umano che partecipa al gruppo:
- ogni attività prevede una partecipazione libera e non obbligatoria;
- lo spazio si configura come luogo di soggettivazione e relazione;
- il gruppo che di volta in volta si forma rappresenta una possibilità aperta e senza precondizioni o richieste, in cui genitore possa stare secondo il proprio modo e interessi.
A differenza di altri interventi prettamente medico-sanitari, la conduzione dei gruppi e delle attività e la gestione dello spazio trascende, includendolo, l’approccio terapeutico: non si pone la finalità di normalizzare la persona, ma di far emergere la singolarità del soggetto a partire da cui articolare la domanda di cura, che spesso è schiacciata dalla rigidità classificatoria della nosografia.
CHI PUÒ ADERIRE AL PROGETTO
Il percorso è aperto ai Soci Heta che ricoprono il ruolo di genitori e che sono in difficoltà o intendono mettersi in discussione rispetto al loro ruolo genitoriale.
Gli incontri sono aperti anche ai figli e ai familiari che vogliano aprirsi a questa tematica dal momento che le problematiche legate ai genitori interrogano tutti e in considerazione del fatto che le forme di genitorialità non si riassumono solo nella possibilità generativa di un figlio, ma possono essere le più varie.
Mettersi a lavoro su questi argomenti è un investimento, una prova di fiducia a lungo termine. Fiducia non nel passato, tantomeno nel futuro, ma nello scorrere del presente in quanto indeterminato.
FINALITÀ
L’intervento è mirato a favorire e stimolare la socialità e una funzionale capacità di verbalizzazione e riformulazione del vissuto sintomatico, nonché una soggettivazione dello stesso, attraverso un lavoro di accoglienza e sostegno non standard e non skill-centered, ma orientato a partire dalle inclinazioni e dalle scelte del soggetto coinvolto. Il risultato atteso è sempre una maggiore capacità per il genitore di collocare discorsivamente il proprio disagio, dunque contenerlo, riformularlo e lenirlo, costituendo un argine al rischio di derive future.
In un contesto culturale che ci costringe alla forsennata ricerca della verità, del valutabile e di un concreto che ci lascia soli di fronte all’immensità dell’evenienza, fare un passo indietro si rivela un modo efficace per farne altri in avanti.
Scopo degli incontri, dunque, è proprio quello di approfondire strumenti, inventarne di nuovi e rinforzare quelli più ordinari ma riscoprendoli sotto nuova luce.
ASPETTATIVE
Con questo tipo di laboratorio, i genitori sono messi alle strette perché la psicoanalisi lascia poche vie d’interpretazione, aprendo però le porte a quella più nascosta, la propria. L’obiettivo è trasformare l’hic et nunc in un ex abrupto, un improvviso stravolgimento di significanti ormai sedimentati.
E ci auguriamo che, precipitando nell’abisso, questo stravolgimento possa lasciare un riverbero nel modo di porsi davanti a determinate difficoltà per creare un incontro, un avvicinamento a nuove abitudini o, meglio, a una nuova attitudine.
INFO
21 novembre – 19 dicembre (2024) 6 gennaio – 20 febbraio – 20 marzo – 17 aprile – 15 aprile (2025)
ore 18.30 Centro Heta di Ancona, Piazza Diaz 2 e online.
Evento su fb.